Scopri cosa dice uno studio e i consigli che proteggono la tua salute e la silhouette
Secondo uno studio americano mangiare fuori casa cinque volte a settimana potrebbe condurre a un aumento di peso pari a 5 chili all’anno. Attenzione però, non è il semplice fatto di mangiare fuori che provoca un aumento di peso, ma alcune scelte sbagliate. Vediamo quali comportamenti adottare per gustarsi un pasto fuori casa, senza prendere chili in più.
Panini e piadine
Quando si parla di pasti fuori casa, è fondamentale ricordarci che dobbiamo avere un pacchetto completo di nutrienti: carcarboidrati, grassi buoni in modiche quantità e proteine, panini e piadine, fonti di carboidrati, sono un’ottima scelta che però dev’essere operata in modo strategico. Preferire una piadina integrale o pane non salato – per chi ha problemi di ritenzione idrica – o anch’esso integrale, che apporta fibre utili per evitare picchi glicemici. Avremo poi un ampio raggio di scelta per quanto riguarda le proteine: tonno, affettati, pollo o tacchino. Evitare la cotoletta alla milanese. Vanno aggiunte le verdure che apportano sali minerali, vitamine e fibre. E per quanto riguarda i grassi buoni, basta condire le verdure con un filo d’olio extravergine d’oliva (circa 2 cucchiaini a porzione) per avere quelli giusti, ricordando che chi sceglie il tonno avrà a disposizione anche una buona dose di Omega3, acidi grassi essenziali antinfiammatori. Meglio invece non aggiungere salse, fonti di calorie inutili.
La classica insalatona
Che l’insalata sia un alimento dietetico non è sempre vero. Spesso le insalatone che troviamo nei bar sono ricche di calorie e vanno scelte in modo oculato, conviene preferire un unico prodotto proteico, per esempio un’insalata con solo tonno, oppure solo uova, oppure solo carne, preferibilmente pollo o tacchino lesso. Si può accompagnare l’insalata con una porzione di pane, circa 50-70g, meglio se integrale.
Il tramezzino alla scrivania
Non è tra i più consigliati, ma se per questioni di tempo siamo costretti a prendere un tramezzino al distributore meglio sceglierne uno che abbia come ingredienti il prosciutto, il tonno o il formaggio. Il tramezzino da solo non basta: meglio prenderne due e abbinare un frutto o qualche foglia di cioccolato fondente, il “dolce” adatto in questi casi. Mangiando solo un tramezzino si rischia di consumare spuntini multipli ingrassanti durante il pomeriggio.
Pausa con il sushi
Il sushi è un buon alimento per la pausa pranzo soprattutto per chi ha problemi di colesterolo e trigliceridi alti, ma bisogna pianificare con cura gli altri pasti perché è povero di calorie. Per esempio, si può fare una colazione più abbondante e, al ristorante, chiedere anche una ciotolina di riso e se possibile delle verdure.
Pranzo in trattoria
La trattoria è un ottimo luogo per pranzare fuori perché favorisce la socialità e il buonumore, inoltre spesso variano il menu permettendo un’ampia scelta. Per ordinare in trattoria in modo sano bisogna evitare i piatti elaborati, con condimenti ricchi e pesanti. Scegli invece un piatto di carne o di pesce, accompagnato da un contorno: informati sul giorno in cui servono il pesce, un alimento ricco di proteine eccellenti che magari non capita di cucinare spesso a casa. Scegli una trattoria a gestione familiare con un menu ridotto: per esempio due primi e due secondi. La semplicità del menu offre maggiori garanzie sulla qualità degli ingredienti utilizzati per cucinare. Come bevanda opta per l’acqua semplice, possibilmente povera di calcio e sali e se proprio vuoi bere del vino, limita il consumo a un bicchiere.