La mastiha, la resina che “uccide” l’Helicobacter pylori

La mastiha, la resina che “uccide” l’Helicobacter pylori

Originaria dell’isola di Chios, questa resina aromatica si usa sui piatti come una spezia per curare cattiva digestione e infezioni batteriche

Dall’incisione dell’albero di Mastic, o Pistacia Lentiscus, fuoriescono le “lacrime“ di mastiha, piccoli granuli di una resina traslucida dall’aroma sottile e misterioso: una delle spezie più antiche del Mediterraneo, apprezzata per le sue eccezionali proprietà terapeutiche di cui già scrivevano i grandi medici dell’antichità come Ippocrate e Dioscoride. La fama longeva della mastiha di Chios è dovuta soprattutto alla sua decisa azione battericida che ha un’efficacia ben diversa dalla più comune azione batteriostatica, in grado solamente di arrestare la proliferazione dei germi senza ucciderli, questo meccanismo d’azione è particolarmente prezioso oggi, vista la crescente tolleranza dei batteri agli antibiotici che stanno così progressivamente diminuendo in ef­ficacia. È possibile sfruttare la resina di mastiha come spezia nelle pietanze per il benessere gastrointestinale. Inizialmente il sapore è abbastanza amaro ma presto si trasforma nel caratteristico aroma resinoso e rinfrescante del mastice, che ricorda vagamente i sentori di pino e cedro.

Serve a prevenire l’ulcera gastrica

Nella maggior parte dei casi di ulcera gastrica si riscontra la presenza dell’Helicobacter pylori, un batterio resistente perfino all’acido gastrico, dif­ficile da sterminare e sempre più resistente agli antibiotici comuni. La mastiha può essere un ottimo sostegno nella consueta triplice terapia contro l’ulcera che prevede due antibiotici e un gastroprotettore. La mastiha inibisce le protein-chinasi che attivano la risposta in­ ammatoria responsabile dell’ulcera al livello dei tessuti. Due studi clinici inglesi e una ricerca della facoltà di Farmacia dell’Università di Atene hanno confermato l’efficacia dei composti triterpenici della mastiha nell’eradicamento dell’Helicobacter pylori. Un grammo al giorno di resina è sufficiente per attivare quest’azione antiulcera.

Le ricette per il benessere gastrointestinale

Emulsione di olio extravergine e mastiha: Scalda a fuoco bassissimo 3 tazze di olio extravergine d’oliva, insieme a un cucchiaio di grani di mastiha pestati. Lascia raffreddare, versa in una bottiglia e aggiungi altri 170 millilitri d’olio extravergine. Conserva in un luogo fresco.

Bicchierini di yogurt con olive, miele e mastiha: Questo antipasto salato si prepara facendo saltare in padella un pezzo di cipolla rossa a fettine in un po’ di olio extravergine. Si toglie dal fuoco e si mescola a una manciata di olive nere, a scorza di arancia e a menta tritata. Si aggiunge un po’ di pepe nero. Si mescola un vasetto di yogurt greco magro con mezzo vasetto di yogurt di pecora bio. Si unisce un cucchiaio di miele e uno di olio di mastiha. Si decora con le cipolle rosse stufate e si mangia.

La migliore, solo quella Chios, unica e inimitabile

La resina migliore, quella più ricca di principi attivi si produce solamente nell’area meridionale dell’isola greca di Chios, dove il terreno calcareo e il clima secco favoriscono lo sviluppo della pianta ed il suo elevato potere terapeutico. Il fatto che sia utilizzata dalla popolazione locale da migliaia di anni è anche il miglior testimone della sua assenza di controindicazioni. La mastiha di Chios è garantita dal marchio Dop e ha la certi­ cazione del consorzio dei produttori “The Chios Gum Mastic Growers Association”.

Dove si acquista

La mastiha è disponibile in farmacia, erboristeria e nei supermercati di alimentazione naturale in diverse forme: la trovi in polvere e in compresse, da assumere prima dei pasti (da 2 a 4 al giorno) con un bicchiere d’acqua. Oppure puoi consumarla sotto forma di grani in forma grezza da masticare assaporando così tutto l’aroma di questa straordinaria resina naturale.

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