Per chi non può prendere un cane o un gatto, il gerbillo può essere la soluzione giusta. Esteticamente è una via di mezzo tra il criceto e il topolino e il suo carattere lo rende perfetto per chi cerca una compagnia affettuosa e discreta. Inoltre è facile addestrarlo e… si può giocare con lui!
Marrone chiaro, nero o grigio, lungo tra i dieci e i quindici centimetri (senza contare la lunga coda) è dotato di un carattere curioso, socievole e a suo modo fedele. Il suo padrone ideale? Un bambino attento che si diverta a costruirgli la “casa” perfetta e a studiare tanti nuovi giochi da fare per e con lui oppure chi non ha grandi spazi da dedicare a un animale domestico, ma tanto affetto da rivolgergli.
Il suo comportamento, più attivo la sera
La giornata tipo del gerbillo è particolare e per vivere con lui dobbiamo tenerne conto. Alterna periodi di riposo e di attività per tutto il giorno. Il massimo della sua vivacità è nella tarda serata. Beve poca acqua (4 ml al giorno), che immagazzina, trattenendola nel corpo. Produce pochissima urina, le feci sono secche e prive di odore. Quando è spaventato sbatte le zampe posteriori contro il suolo, come segno di minaccia. Emette raramente suoni. Vive in media due o tre anni ma può arrivare anche fino a cinque o sei.
Come addestrarlo: un bravissimo allieve!
Se acquistato giovane, quindi entro le sei settimane di vita, è facile addestrarlo. Entro sette giorni avrà già preso confidenza con il nuovo ambiente. Ispeziona il territorio, marcandolo con l’urina. Per farlo vivere bene è importante comprare una gabbietta adeguata grande almeno 50x40x40 cm per un solo animale. Se i gerbilli sono di più, le dimensioni devono aumentare in proporzione. La gabbia mettiamola in un luogo silenzioso, asciutto, aerato e al riparo dalla luce del sole. Sul fondo mettiamo almeno 2-3 cm di terra o sabbia: il gerbillo ama scavare. Docile, si lascia maneggiare volentieri tanto che molti lo tengono in braccio, ma attenzione: essendo piccolo lasciarlo libero è rischioso, se la zona non ha “confini”. Se dovesse scappare dalla gabbia, sarà più facile ritrovarlo vicino a una fonte di calore: per esempio sotto un termosifone.
Casa dolce casa, qualche accorgimento
Non scordiamoci mai di mettere nella gabbia qualche bastoncino di legno da rosicchiare e almeno un gioco, per esempio una scaletta su cui possa arrampicarsi e fare movimento. È indispensabile mettere la lettiera in un angolo, dove andrà a fare i suoi bisogni. Per la lettiera, usiamo materiale assorbente come carta o trucioli, invece della sabbietta che viene usata per i gatti. E niente segatura, che potrebbe causare fastidi agli occhi.
La pappa perfetta: non esagerare con gli assaggi
Questo simpatico animaletto è onnivoro, cioè mangia di tutto, ma è preferibile che la sua dieta sia soprattutto a base di semi. Per un adulto vanno bene 10-15 mg al giorno per ogni 100 mg di peso dell’animale. Ama i semi di girasole, miglio e avena, ma non disprezza chicchi di frumento e arachidi. L’alimento più ricco è quello che si trova in commercio, specifico per topi o criceti. Una volta ogni dieci giorni diamogli da mangiare vermetti, di quelli in vendita nei negozi di pesca. Evitiamo invece frutta e verdure fresche, sconsigliate perché troppo ricche di acqua. Ama anche mangiare biscottini dolci, ma non viziamolo troppo: mai più d’una volta alla settimana.